L’airone cenerino è uno degli aironi più comuni in Italia. Appartenente alla famiglia Ardeidae, è facilmente riconoscibile grazie al suo piumaggio grigio.
Scopriamo di più sul suo habitat, la sua dieta, l’aspetto e la riproduzione di questo affascinante volatile.
Airone cenerino: dimensioni, volo, verso, cosa mangia
Questo volatile presenta dimensioni notevoli, ancor più grandi dell’airone bianco. Presenta una lunghezza del corpo che va dagli 84 ai 105 cm, un’altezza da 90 ai 100 cm. L’apertura alare può raggiungere i 195 cm e il peso va dai 1000 ai 2000gr.
Presenta un piumaggio dal colore principale grigio (nelle parti superiori) e bianco (nelle aree inferiori). Gli adulti hanno la testa e parte superiore del collo bianco con strisce superficiali scure. Solo l’adulto ha piume scure sul collo e un ciuffo nucale scuro molto evidente che partendo dalla sommità posteriore e superiore dell’occhio, termina sul retro della nuca. Zampe e becco sono gialli anche se in alcune sottospecie le zampe si presentano scure. Il becco è dritto e appuntito, negli esemplari giovani è più rosato.
In volo
L’airone cenerino, come tutti gli aironi, ha un collo a forma di S durante il volo e vola con il collo retratto. A differenza dell’airone bianco, non ci sono evidenti differenze del genere, anche se di solito il maschio di airone cenerino è più grande della femmina.
Il verso
L’airone cenerino emette una vasta gamma di suoni, specialmente durante il periodo riproduttivo e in caso di pericolo. Il suo verso caratteristico è un “fraaank” molto forte. Durante il periodo dell’accoppiamento, i maschi emettono diversi tipi di richiami per attrarre le femmine. Quando si sentono minacciati, i maschi emettono un verso acuto (schaah) per difendere il nido o il territorio. Inoltre, l’airone cenerino emette un verso più dolce (gogogo) quando si avvicina un essere umano o si percepisce la presenza di un predatore.
Cosa mangia
La sua dieta si basa principalmente su pesci, anfibi, insetti e piccoli mammiferi, ma può anche mangiare crostacei, bisce d’acqua e molluschi. Utilizza il suo lungo becco affilato per intrappolare la preda nelle acque poco profonde.
Oltre a ciò, è stato osservato nutrirsi anche di anatroccoli e, occasionalmente, di volatili di taglia medio-grande feriti o in difficoltà.
Come l’airone bianco maggiore, l’airone cenerino si immobilizza in attesa della preda o cammina lentamente nell’acqua mantenendo il corpo inclinato. In alternativa, può smuovere i fondali per catturare la preda.
Durante la giornata, i momenti in cui si dedicano al pasto (o alla caccia) sono l’alba e il tramonto, anche se possono essere attivi in qualsiasi momento. Durante la notte, invece, si riposano sugli alberi o si nascondono sulle sponde.
Nido e riproduzione
Il nido dell’airone cenerino è costruito con rami e bastoni, ma all’interno è foderato con ramoscelli più piccoli, erbe e fibre. Durante la preparazione del nido, l’airone cenerino può portare qualsiasi cosa.
Di solito, il nido viene costruito su alberi bassi, arbusti o canneti, ma può anche essere trovato su sporgenze rocciose, vicino ad aree molto umide, argini di laghi e vari bacini idrici.
La riproduzione avviene tra Febbraio e Agosto e quando la coppia arriva al nido, esegue una sorta di cerimonia di saluto aprendo le ali. In alcune aree, le colonie di airone cenerino sono interrotte dalla presenza dei nidi dell’airone imperiale (noto anche come airone reale o Ardea purpurea).
Le uova (4-5 per nido) vengono covate per circa 23-25 giorni e i giovani lasciano il nido solo dopo circa quaranta giorni (come anche l’airone bianco).
Dove vive
L’airone cenerino si può trovare lungo i fiumi della Pianura Padana, nelle aree umide della Lombardia e del Piemonte, nel Veneto (alcune colonie sono state osservate sul Lago del Corlo durante l’estate), nei corsi d’acqua del Parco Colli Euganei (Padova), ma non solo al nord.
Nell’Italia Centrale è possibile osservarlo sulle sponde dei fiumi e degli affluenti toscani (come l’Arno e il Serchio) e nell’alta valle del Velino. Nel Lazio è abbondante lungo il Tevere e si trova anche nelle Marche e in alcune aree umide del Meridione d’Italia. In Campania è possibile avvistarlo nel Parco Regionale del Matese.
Minacce da affrontare per l’airone cenerino
L’airone cenerino è sottoposto a diverse minacce causate dall’attività umana. In primo luogo, ci sono le tecniche di coltivazione “asciutta“, che comportano la bonifica di terreni costantemente bagnati. Questa pratica danneggia l’habitat naturale di questa specie di airone, che preferisce vivere in acque basse o aree paludose.
In secondo luogo, l’airone cenerino è minacciato dal bracconaggio, un’attività illegale che riduce la popolazione di questa specie. Inoltre, l’abbattimento illegale degli alberi rappresenta una minaccia per questo volatile, poiché riduce i luoghi disponibili per la costruzione dei nidi.
Infine, un’altra pratica diffusa che minaccia l’airone cenerino è il disturbo durante il periodo di svernamento.