La candeggina uccide batteri, virus e muffa?
La candeggina è uno dei disinfettanti più conosciuti e utilizzati al mondo, apprezzata per il suo potere sbiancante e igienizzante. Ma quanto è efficace davvero la candeggina nell’uccidere batteri, virus e muffa?
In questa guida, cercheremo di capire se la candeggina uccide batteri, virus e muffa, analizzando scientificamente il meccanismo d’azione della candeggina, la sua efficacia contro diversi microrganismi e le precauzioni da applicare nel suo utilizzo.
Continua a leggere per sapere la verità sul potere della candeggina di uccidere i germi e apprendere come mantenere la tua casa pulita e sana.
Che cos’è la candeggina
La candeggina comunemente usata per la pulizia e la disinfezione domestica è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio (NaClO). È un composto chimico fortemente ossidante e la concentrazione tipica nei prodotti per uso domestico varia solitamente tra il 3% e il 6%. Esistono anche formulazioni più concentrate per uso industriale o professionale.
Funzione principale
La candeggina ha due funzioni principali:
- Sbiancare: decompone i composti colorati, rendendo i tessuti bianchi più luminosi.
- Disinfettare: uccide virus, batteri e funghi riducendo drasticamente la carica microbica sulle superfici.
La candeggina uccide batteri, virus e muffa?
Sì, la candeggina è estremamente efficace nell’uccidere un’ampia gamma di batteri, inclusi molti batteri patogeni per l’uomo. È uno degli agenti più utilizzati in ambito sanitario e domestico per la disinfezione di superfici.
Batteri Grampositivi e Gramnegativi
La candeggina uccide batteri sia grampositivi (come lo staphylococcus aureus) sia gramnegativi (come escherichia coli e pseudomonas aeruginosa). La sua azione è rapida e potente, in grado di rompere la membrana cellulare, disattivare le proteine e danneggiare il DNA batterico.
Tempo di azione: la disinfezione batterica con candeggina richiede solitamente pochi minuti (da 1 a 10 minuti a seconda della concentrazione e del tipo di batterio). Per esempio, una soluzione diluita al 0,1%-0,5% di ipoclorito di sodio è sufficiente per eliminare la maggior parte dei batteri comuni in pochi minuti.
La candeggina distrugge i virus?
Sì, la candeggina è efficace anche contro molti virus, compresi virus a DNA e RNA. Per questo è adoperata per la disinfezione in ospedali, laboratori e ambienti pubblici, anche durante epidemie o pandemie.
Virus avvolti e non avvolti:
- Virus avvolti: questi virus, come l’influenza e il coronavirus SARS-CoV-2, hanno un rivestimento lipidico che è molto sensibile agli agenti ossidanti. La candeggina distrugge rapidamente questo rivestimento, inattivando il virus.
- Virus non avvolti: sono più resistenti, come il norovirus. Tuttavia, la candeggina ad opportune diluizioni e tempi di contatto prolungati può anche inattivare questi virus più robusti.
La candeggina elimina la muffa?
La candeggina è efficace contro la muffa, ma con alcune limitazioni importanti.
La candeggina uccide le muffe che crescono sulle superfici dure come piastrelle, vetro e metallo grazie alla sua potente azione ossidante. In questi casi, la candeggina abbatte le spore e le pareti cellulari del fungo sulla superficie.
Sulle superfici porose (legno, muro, tessuti) la candeggina può essere meno efficace perché entra difficilmente nella porosità profonda dove le spore di muffa possono continuare a sopravvivere e ricrescere. Inoltre, la candeggina può scolorire o danneggiare questi materiali.
In presenza di muffa estesa o su materiali porosi è preferibile utilizzare prodotti specifici antimuffa o interventi di bonifica professionale, oltre a eliminare le cause di umidità che favoriscono la crescita fungina.
Come usare correttamente la candeggina
Per assicurarsi che la candeggina sia efficace contro batteri, virus e muffa, è fondamentale rispettare alcune regole d’uso.
- Diluizione corretta: la candeggina commerciale va solitamente diluita in acqua fredda. Una diluizione comune per disinfettare è 1 parte di candeggina per 9 parti di acqua (circa 0,5% di ipoclorito di sodio in soluzione finale). Per disinfettare virus come il coronavirus o batteri, spesso si usa una diluizione intorno allo 0,1%-0,5%.
- Tempo di contatto: la superficie o l’oggetto da disinfettare deve restare bagnato dalla soluzione di candeggina per almeno 5-10 minuti. Dopo il tempo di contatto, è consigliabile risciacquare con acqua pulita se la superficie entra in contatto con alimenti o pelle.
- Pulizia preliminare: prima di applicare la candeggina, le superfici sporche devono essere pulite con detergenti normali per rimuovere sporco, polvere e residui biologici. La candeggina funziona meglio su superfici pulite.
- Precauzioni di sicurezza: la candeggina emana fumi irritanti e può bruciare la pelle o gli occhi. Usare sempre guanti e assicurarsi una buona ventilazione. Non mescolare mai la candeggina con ammoniaca o altri detergenti acidi (come detersivi per WC) perché si formano gas tossici. Conservare in luoghi freschi e lontano dalla luce diretta.
Alternative alla candeggina
Esistono anche altri disinfettanti utilizzati per batteri, virus e muffe, come alcol, perossido di idrogeno (acqua ossigenata), amuchina e prodotti antimuffa specifici. La scelta dipende dal tipo di contaminazione, superficie e sicurezza di utilizzo.
Conclusioni
È vero, la candeggina è un valido aiuto per disinfettare e debellare muffe, ma non è una bacchetta magica. Non può sostituire una buona igiene e una pulizia regolare. Prevenire la formazione di muffe con una corretta ventilazione e intervenire tempestivamente sulle macchie sono strategie fondamentali. La candeggina è un’ottima alleata, ma la vera chiave per un ambiente sano è la prevenzione.
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