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Quando si apre una bottiglia di vino, spesso capita di non riuscire a finirla completamente. In questi casi, è importante sapere come conservare il vino in modo che mantenga il suo sapore e le sue caratteristiche per il maggior tempo possibile.

In questo articolo, esploreremo diverse tecniche e metodi per tappare un vino già aperto in modo efficace, in modo da poter godere di una seconda degustazione senza comprometterne la qualità.

Dalle semplici tappi di sughero alle moderne pompe per vuoto, scopriremo come preservare il vino aperto nel modo migliore possibile.

Come chiudere la bottiglia per evitare l’ossidazione del vino già aperto

Il vino inizia a ossidarsi già al primo contatto con l’aria: l’ossigenazione è fondamentale per favorire lo sviluppo delle caratteristiche organolettiche del vino.

Tuttavia, se il tempo si prolunga, possono emergere problemi che compromettono il colore, il profumo e il gusto.

È quindi importante conoscere tutti i metodi per conservare un vino già aperto il più a lungo possibile.

Tappo

La scelta di ritappare manualmente una bottiglia di vino può sembrare semplice, ma non è banale. Molti esperti del settore preferiscono utilizzare un tappo di sughero, preferibilmente dello stesso materiale della bottiglia. Tuttavia, dovrai fare attenzione: quando apri la bottiglia, il cavatappi non deve attraversare completamente il tappo di sughero, altrimenti si creerà un passaggio d’aria all’interno del sughero stesso e richiuderlo non sarebbe benefico per il vino.

La questione delle bollicine è più complessa: è praticamente impossibile reinserire un tappo a fungo nel collo stretto di una bottiglia di Champagne. La situazione è diversa per i tappi a vite, chiamati stelvin. Secondo alcuni studi, le bottiglie chiuse con tappo a vite conservano il vino al loro interno per più tempo rispetto alle classiche bottiglie con tappo di sughero, ma anche in questo caso la conservazione è limitata nel tempo.

Un’altra soluzione è il tappo in metallo o in gomma, ma è consigliato solo in casi molto rari, poiché, come la plastica, non favorisce gli aromi del vino e rischia di appiattire il suo gusto.

In generale, l’utilizzo del tappo è consigliato per i vini rossi robusti o i bianchi di pregio, cioè per quei vini che, durante un’ossidazione prolungata, perdono parte delle loro caratteristiche ma rimangono gradevoli e non si appiattiscono.

È la natura stessa del vino e l’importante presenza di tannini che permettono di conservare il vino per un periodo più lungo.

Soluzione sottovuoto

Di solito, la soluzione per il sottovuoto manuale viene venduta insieme a dei tappi in gomma. Questa soluzione permette di mantenere il contenuto della bottiglia sotto vuoto, proteggendolo dalla contaminazione e aiutando il vino a conservare il suo aroma per un periodo più lungo. Tuttavia, rimane il problema del tappo in gomma, che non è l’ideale per il vino.

Caraffe sottovuoto

Sul mercato ci sono delle caraffe, ancora poco famose, che creano una specie di separazione tra l’ossigeno e il vino stesso. Questo avviene grazie a un galleggiante interno che, per una questione fisica, isola il liquido.

Cantinette miscelatrici

Le cantinette sono molto utilizzate da ristoranti e cantine per preservare il vino dalla ossidazione, grazie all’utilizzo del gas inerte. Inoltre, spesso utilizzano sistemi isolanti per mantenere intatti gli aromi e le caratteristiche organolettiche del vino. Le cantinette sono diventate un complemento d’arredo di gran pregio e stanno interessando sempre più persone, grazie alla vasta scelta di sistemi disponibili sul mercato per soddisfare le diverse esigenze, sia per uso domestico che professionale. I sistemi refrigerati sono particolarmente indicati per i vini bianchi e le bollicine.

Conclusioni

Tappare un vino già aperto in modo corretto è essenziale per preservarne le caratteristiche organolettiche e mantenerlo fresco il più a lungo possibile. Utilizzando i giusti tappi e seguendo le giuste tecniche, è possibile gustare a pieno il vino anche dopo averlo aperto. Ricordati di conservare il vino in posizione verticale e in un luogo fresco e buio per garantirne la migliore conservazione.