Sci d’erba: cos’è e come funziona

Lo sci su erba è un’attività divertente che si basa sullo sci alpino, ma con la particolarità di praticarlo in piena estate e a contatto con la natura.

Mentre normalmente si associa lo sci a pendii innevati, è possibile sperimentare questa disciplina anche su terreni erbosi. Perché non provare a praticarlo?

Sci sull’erba, un’attività estiva da provare

Lo sci sull’erba, originario dello sci alpino, sta diventando sempre più popolare soprattutto nel Nord Italia, dove la neve è sempre più scarsa e le temperature sono in aumento.

Nato in Germania nel 1963, lo sci su erba è stato creato principalmente come forma di allenamento per gli sciatori in vista della stagione invernale. Gli atleti scivolano su rotelle cingolate su un terreno erboso, ma nonostante sia ancora uno sport di nicchia, potrebbe diventare una delle attività estive del futuro. Ciò è dovuto alla carenza di ghiaccio sulle cime che impedisce la pratica dello sci sui ghiacciai da qualche tempo.

La tecnica, le specialità (discesa libera, slalom, slalom gigante, super G) e l’attrezzatura (scarponi, racchette, casco, guanti) sono le stesse dello sci su neve, ma gli sci fondamentali sono più corti (tra i 50cm e 1m) e cingolati, il che impedisce loro di curvare per scivolamento.

Per allenarsi o avvicinarsi allo sci, è necessario trovare una pista con una pendenza adeguata, compresa tra il 15% e il 30%, e un terreno erboso liscio e compatto, senza buche, pietre o avvallamenti. La sicurezza della pista è fondamentale, poiché non poter fermarsi facilmente può compromettere il controllo degli sci. La frenata può essere eseguita risalendo la pista o su piste appositamente progettate.

Come imparare

Inizialmente si impara ad utilizzare le scalette, a salire frontalmente e a fare inversioni da fermo per adattarsi al movimento su cingoli.

Successivamente si passa ad attraversare percorsi diagonali con chiusura a monte e a sciare con piedi larghi e convergenti, sovrasterzando i cingoli come un vero spazzaneve.

Si procede poi ad avvicinare i piedi per condurre l’attrezzo sul proprio profilo, utilizzando i movimenti fondamentali della tecnica sciistica come l’alto/asso, la rotazione, l’inclinazione e l’antero/posteriore.

Le maggiori difficoltà derivano dall’adattamento alla bassa altezza del cingolo dal suolo (12 cm) e alla lunghezza limitata dell’attrezzo rispetto allo sci da neve.

Tuttavia, la natura del cingolo permette di allenare il piede a una gestione del movimento utile per lo sci alpino, anche se non consente la rotazione del piede.

Le maggiori soddisfazioni si raggiungono sciando in conduzione e inclinando gli sci “cingolo carving”. La tecnica sciistica e la gestualità che si apprendono con questa pratica sportiva sono sovrapponibili a quelle dello sci alpino, presupponendo le stesse conoscenze.

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