Tamarindo: proprietà e benefici

Se sei curioso di scoprire come si mangia il frutto esotico del tamarindo, sei nel posto giusto. Il tamarindo è un frutto tropicale con un sapore unico e una consistenza appiccicosa, ed è ampiamente utilizzato in diverse cucine in tutto il mondo.

In questo articolo esploreremo le varie modalità di consumo del tamarindo, dalle ricette tradizionali ai modi creativi per gustare questo frutto delizioso.

Se sei pronto a scoprire nuovi sapori e mettere alla prova le tue abilità culinarie, continua a leggere per saperne di più su come si mangia il tamarindo.

Cos’è il tamarindo

Il tamarindo, noto come frutto di un albero coltivato in molti paesi dell’Asia e dell’America centrale, è costituito da un baccello legnoso lungo circa 10 centimetri che contiene semi commestibili avvolti da una polpa edibile. Il sapore del tamarindo è dolce se maturo, con un retrogusto fresco e acidulo, motivo per cui viene anche chiamato dattero d’India per via della somiglianza di colore e gusto.

L’albero di tamarindo può essere coltivato con successo anche in Italia, ma richiede sole diretto e alte temperature, preferibilmente vicino al mare. Se non hai un giardino assolato a sud della Regione, è meglio evitare. Inoltre, i tempi di coltivazione sono lunghi, poiché il tamarindo non fruttifica prima del sesto anno di età.

Solitamente il tamarindo viene incontrato solo nei chioschi estivi, con la granita, il sorbetto al tamarindo, il ghiacciolo o la classica bevanda. Tuttavia, questo frutto, appartenente alla famiglia delle leguminose e ancora poco popolare in Italia, è ampiamente utilizzato nella cucina orientale come base per salse, zuppe e minestre, ma non solo: è anche uno degli ingredienti principali della salsa worcestershire!

Proprietà e benefici

Il tamarindo è un frutto ricco di benefici per la salute e un ingrediente saporito per piatti esotici e speziati, grazie alle sue proprietà antiossidanti. Si è dimostrato utile anche nel trattamento di alcune patologie tumorali e nel controllo del diabete, in quanto abbassa il livello di glicemia nel sangue e contrasta la stitichezza.

Il potassio presente rilassa le pareti sanguigne e regola la pressione arteriosa. In forma di integratore, il tamarindo può avere effetti dimagranti, aiutando l’assorbimento di grassi e zuccheri e la depurazione dell’intestino, oltre ad aumentare il senso di sazietà.

Da secoli, la polpa e la radice di tamarindo sono utilizzate nella medicina cinese per trattare diarrea e dissenteria. Infine, il tamarindo è anche noto per abbassare la febbre ed è utilizzato nei paesi tropicali come rimedio contro la malaria.

Valori nutrizionali

Il tamarindo è un frutto con un alto valore nutrizionale. La sua polpa è costituita principalmente da carboidrati (62%) e acqua (31%), con una piccola percentuale di proteine (2,8%), fibre alimentari e sali minerali come potassio, fosforo, magnesio, sodio, calcio e selenio. Contiene inoltre le vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C, K e J. La caratteristica principale del tamarindo è la presenza di acido tartarico, un potente antiossidante che contrasta i radicali liberi.

Nonostante il contenuto proteico non sia molto elevato (circa il 3%), il tamarindo è comunque utilizzato come fonte economica e sostenibile di proteine vegetali in aree del mondo dove le proteine di alta qualità sono difficili da reperire. È importante notare che il tamarindo contiene tutti gli amminoacidi essenziali tranne il triptofano, quindi è considerato una fonte di proteine ad alto valore biologico.

Tuttavia, è importante consumare il tamarindo con moderazione in quanto è ricco di calorie: 293 kcal per 100 grammi di polpa, approssimativamente la stessa quantità di calorie contenute in 100 grammi di formaggio edamer.

Come e dove trovarlo

Il tamarindo può essere acquistato presso negozi ed empori specializzati in frutta e cibo esotico, come ad esempio quelli che vendono anche il camu camu. Puoi trovarlo anche nei supermercati ben forniti o acquistarlo online. Hai davanti a te diverse possibilità per beneficiare delle proprietà del tamarindo, esaminiamole insieme.

  • Frutto: la prima cosa da fare è procurarsi del tamarindo fresco. Una volta acquistato, rompi la scorza esterna, estrai la polpa e i semi scuri.
  • Sciroppo: hai la possibilità di optare per l’acquisto del tamarindo già pronto sotto forma di sciroppo, ricavato dalla polpa. Questo sciroppo è particolarmente adatto per la preparazione di ghiaccioli, granite e bevande dissetanti.
  • Pasta: il tamarindo in pasta è una forma raffinata della polpa ed è perfetto come base per zuppe, brodi e sughi.
  • Semi: puoi anche trovare in commercio i semi di tamarindo, un popolare snack arrostito nelle aree in cui l’albero viene coltivato. Sai una cosa interessante? Masticare i semi di tamarindo è benefico per la salute dei denti e delle gengive, in quanto aiuta a rimuovere le macchie dallo smalto e a eliminare la placca.
  • Essicato: il tamarindo seccato e polverizzato può essere utilizzato come dolcificante naturale efficace per ridurre l’uso dello zucchero e i suoi effetti negativi.

Come si mangia: idee in cucina

Tra le ricette indiane con il tamarindo più famose in Occidente c’è il chutney, una salsa densa e agrodolce che si può preparare facendo bollire la polpa di tamarindo con zucchero, peperoncino, cumino e sale fino a creare una consistenza simile a quella delle confetture. Se ami la cucina etnica, puoi aggiungere un po’ di polpa di tamarindo al tuo curry di verdure o ai tuoi noodles thailandesi.

Il tamarindo si abbina perfettamente alla cucina tradizionale italiana: puoi aggiungere la pasta di tamarindo alla zuppa di legumi quasi a fine cottura per un tocco speziato e insolito. I semi di tamarindo tostati, invece, possono essere sbriciolati per dare vivacità alle vellutate e ai sughi classici.

Passando ai dolci, oltre alle granite e ai ghiaccioli, il tamarindo è un ingrediente fantastico per il gelato che si può preparare in casa con o senza gelatiera. Puoi anche utilizzare pasta o sciroppo di tamarindo come parte liquida o semiliquida negli impasti per biscotti e torte. Si abbina perfettamente agli agrumi, alle mele e alla cannella.

Conclusioni

Il tamarindo è un frutto esotico dal sapore unico e versatile, che può essere consumato fresco, sotto forma di succo, condimento o caramella. Con le giuste tecniche di preparazione e un po’ di creatività in cucina, è possibile sfruttare appieno le sue proprietà gustative e benefiche. Quindi, non esitate a sperimentare con il tamarindo e ad aggiungerlo alle vostre ricette per un tocco di originalità e sapore esotico. Buon appetito!

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