Riccio: tutto quello che c’è da sapere

Il riccio è un piccolo mammifero coperto da spine, appartenente alla famiglia degli Erinaceidae.

Conosciuto per la sua caratteristica capacità di arrotolarsi a sfera per difendersi dai predatori, il riccio è un animale affascinante e misterioso.

In questo articolo esploreremo le caratteristiche fisiche, il comportamento e l’habitat di questo particolare animale, scoprendo cosa lo rende così unico e interessante.

Caratteristiche del riccio

Il riccio è un piccolo mammifero notturno che necessita di protezione in quanto è a rischio di estinzione. Essendo insettivoro, il riccio è un prezioso alleato per coloro che coltivano orti o curano giardini. Esploreremo le sue caratteristiche principali e se è possibile convivere con lui in casa.

Descrizione del riccio

Il riccio è un mammifero della famiglia degli Erinaceidae, che include molte specie di ricci originarie dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Considerato un animale notturno, viene spesso confuso con l’istrice o il porcospino, ma in realtà è diverso da loro per molti aspetti e caratteristiche.

Ha un corpo tozzo a forma di pera, coperto da circa 6000 spine di cheratina che si possono alzare e abbassare per difendersi dalle situazioni pericolose. Le spine sono flessibili ed elastiche grazie ai muscoli, e formano una sfera liscia che si piega all’impatto, consentendo al riccio di difendersi efficacemente dagli attacchi. Si raggomitola per proteggere la parte più vulnerabile del corpo, la pancia, diventando praticamente inaccessibile.

Il riccio ha una lunghezza compresa tra i 15 e i 30 centimetri e la sua coda misura da 1 a 6 centimetri. È un animale piuttosto piccolo, con un peso che raramente supera il chilogrammo.

Ha un muso allungato con un grande naso scuro. Le zampe sono corte e tozze, con lunghi piedi, dita e unghie appuntite.

Il suo colore varia a seconda delle stagioni: in autunno e inverno è marrone, mentre diventa più chiaro durante le stagioni calde.

Carattere e abitudini

Il riccio ha un carattere solitario e riservato, necessitando di spazio per vivere tranquillo. È un animale notturno che dorme fino a 12 ore durante il giorno. È l’unico insettivoro che cade in letargo durante l’inverno, preparandosi al lungo sonno alla prima variazione climatica.

In autunno, si dedica a fare scorta di provviste e a preparare un comodo giaciglio rivestito di foglie ed erba secca.

Alimentazione

Il riccio fa parte della famiglia degli insettivori e si nutre principalmente di insetti, lombrichi, lumache, ragni e millepiedi. La sua dieta include anche invertebrati, anfibi, piccoli serpenti e persino frutta, funghi, ghiande e bacche. Essendo un animale notturno, esce dalla sua tana dopo il tramonto per cercare cibo. Grazie alla sua alimentazione, è considerato un alleato prezioso per gli ortolani e i giardinieri, poiché aiuta a combattere parassiti e animali dannosi per le colture in modo naturale.

Durata vita e riproduzione

Il riccio è destinato a vivere anche 1012 anni in assenza di pericoli e privazioni, ma in natura vive in media tre anni e raggiunge la maturità sessuale verso il primo anno di età.

La stagione degli accoppiamenti di solito avviene tra Aprile e Settembre, ma può variare a seconda di fattori ambientali esterni come il clima e la disponibilità di cibo.

L’accoppiamento è preceduto da un lungo e complesso corteggiamento, con rituali di avvicinamento da parte del maschio e rifiuti da parte della femmina, dopo i quali la femmina si concede a un’unione della durata di pochi secondi.

La gravidanza del riccio si completa in circa 40 giorni. La femmina dà alla luce in media due cuccioli, con parti che avvengono tra Maggio e Ottobre.

I cuccioli nascono già ricoperti di aculei, molto più morbidi e delicati rispetto a quelli degli adulti. Dopo 36 ore, le spine sono sostituite da un nuovo mantello che, trascorso un mese, sarà rigido e pungente come quello degli adulti. Anche dopo lo svezzamento, i cuccioli rimangono con la madre diversi mesi.

Habitat

Il riccio ha un vasto habitat che va dalle savane dell’Africa alle praterie, alle foreste e ai prati dell’Europa e dell’Asia.

È frequente trovare questo animale in campagna, ai margini dei boschi, nei giardini domestici e lungo i bordi di strade e sentieri. Costruisce le sue tane scavando nella terra fino a una profondità di circa 50cm, dove trascorre le ore diurne e i periodi di letargo.

In particolare, il riccio occidentale (Erinaceus europaeus) è facilmente avvistabile nei campi e in Italia è presente in tutto il territorio, comprese le isole.

Si può allevare un riccio?

In Italia, non è consentito allevare il riccio selvatico autoctono (Erinaceus europeus) in casa, in conformità con diverse leggi regionali e nazionali. In caso di ritrovamento di un esemplare autoctono, è obbligatorio avvertire le autorità competenti.

Al contrario, è legale avere in casa il riccio africano (Atelerix albiventris), una specie esotica che è considerata un animale domestico da qualche tempo.

Se si decide di ospitare uno di questi animali, è importante considerare le sue abitudini e necessità. Il riccio non è un animale da gabbia e per il riccio africano è necessario predisporre un terrarium come dimora, con attenzione alla temperatura che non deve mai scendere al di sotto dei 20 gradi.

Per quanto riguarda il nutrimento, ci sono alimenti specifici per ricci sul mercato, che sono altamente proteici e poveri di grassi. La dieta può essere completata con insetti come grilli e tarme della farina, che possono essere presi vivi, morti o disidratati in negozi specializzati. È importante selezionare gli insetti da offrire per evitare che il riccio mangi esemplari contaminati da pesticidi o parassiti. È anche importante assicurare una fonte di acqua fresca e pulita in contenitori non troppo grandi per prevenire cadute accidentali.

Se il riccio viene lasciato libero di esplorare il giardino, è consigliabile creare una piccola buca nascosta da foglie o rametti per garantirgli il giusto grado di protezione in caso ne sentisse la necessità.

Il riccio è un animale riservato, ma può convivere con altri animali domestici, soprattutto gatti con cui condivide i gusti alimentari, a patto che gli vengano assicurati libertà di movimento e il giusto rispetto dei suoi spazi.

Conclusioni

Il riccio è un animale affascinante e unico, con le sue caratteristiche distintive come le spine, l’abilità di nuotare e il suo comportamento notturno. È importante proteggere e preservare questo animale per garantire la sua sopravvivenza nelle nostre aree naturali. Con una maggiore consapevolezza e comprensione delle sue caratteristiche, puoi contribuire a garantire un futuro sicuro per il riccio e apprezzare appieno il suo ruolo nell’ecosistema.

Lascia un commento